Le regole della magia di Henri Decremps
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Questo giovedì, nella nostra consueta live #VERGOGNA, abbiamo parlato di un altro grande della prestigiazione, che ha dato un gran contributo alla nostra arte. Con Giuseppe abbiamo affrontato Henri Decremps,...
show moreHenri Decremps nasce il primo Aprile del 1746 a Béduer, in Francia. Come era di consuetudine al tempo, studiò e si laureò in diritto e matematica, diventando conosciuto quindi come giurista. Successivamente i suoi studi amatoriali compresero anche l’esoterismo e la magia scenica (al tempo usata come saltimbanco per strada, solitamente dai ciarlatani). Così, per gran parte della sua vita si dedicò allo smascheramento dei ciarlatani, categoria di persone che Decremps proprio non sopportava. Si concentrò soprattutto a Giovanni Giuseppe Bartolomeo Vincenzo Merci, conosciuto in arte come Gioseph Pinetti de Merci, uno dei più grandi prestigiatori italiani e sicuramente il più grande illusionista del 18esimo secolo, che si esibì per le corti e i teatri di Francia, Germania e successivamente anche in Russia. Pinetti era infatti un grandissimo prestigiatore, che rivoluzionò l’idea di magia nella sua epoca, portando quest’arte nei teatri, ma ciò che Decremps non riuscirà mai a sopportare era la sua “doppia faccia”. Infatti, sebbene fosse fautore della “magia bianca” intesa ovviamente solo allo scopo di intrattenimento, era comunque un grande ciarlatano e un imbroglione: si diceva infatti che vendesse rimedi miracolosi e i titoli che si era attribuito (ingegnere, cavaliere, geografo) erano falsi e totalmente inventati.
Così, nel 1783, Decremps pubblicò il suo primo testo, “La Magie Blanche Dévoillée”, dedicato alla rivelazione di molti effetti magici del tempo, molti dei quali eseguiti da Pinetti, che riscosse un enorme successo, tanto da andare in ristampa già l’anno dopo con una seconda edizione.
Nel 1784 Pinetti risponde alla provocazione di Henri inscenando scene piuttosto divertendi nei suoi spettacoli. Durante i suoi spettacoli un attore che recitava il ruolo di “Heckler”, come si direbbe in inglese, saliva sul palco e cominciava a dare le presunte spiegazioni degli effetti del prestigiatore. Così pinetti continuava la sua performance esibendo tutto in un’altra maniera, dimostrando come quelle spiegazioni erano incorrette.
Nel 1785 Decremps pubblica “Supplemént à la Magie Blanche Dévoillée” e nel 1786 un altro testo considerato tra i suoi più importanti: “Testament de Jérôme Sharp, Professeur de Physique Amusante”. Questo Jérôme Sharp era un personaggio fittizio creato da Henri, un professore di fisica usato per presentare i giochi descritti nel libro, che tuttora è considerato un pilastro della letteratura magica, contendendo all’interno alcuni segreti mai rivelati (come un antenato dello Charlier Shuffle).
La battaglia tra i due si concluse con la vittoria del giurista, che riuscì a far cacciare Pinetti dall’Europa, il quale si esibì in Russia nel 1976, subito prima di morire indigente e con scarso successo.
Abbiamo quindi parlato delle 13 regole della magia, che sono state considerate per molto tempo, anche non troppo lontano dai giorni nostri, verità assolute da rispettare se si voleva diventare grandi illusionisti e molto importanti per gli studiosi in quanto ci offrono un bellissimo spaccato dell’idea di magia all’epoca e anche della società. Giuseppe ha citato le più interessanti. Mettetevi comodi e #VERGOGNA.
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