Roberto Galimberti "Concerto d'Estate da Steve Reich"
Jun 15, 2018 ·
17m 48s
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Description
Roberto Galimberti "Concerto d'Estate da Steve Reich" www.fondazionecosso.com Avant-dernière pensée CONCERTO D’ESTATE da Steve Reich IL CONCERTO SI FA IN 2 Giovedì 21 giugno, ore 21.30 Domenica 24 giugno, ore...
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Roberto Galimberti
"Concerto d'Estate da Steve Reich"
www.fondazionecosso.com
Avant-dernière pensée
CONCERTO D’ESTATE da Steve Reich
IL CONCERTO SI FA IN 2
Giovedì 21 giugno, ore 21.30
Domenica 24 giugno, ore 4.30 – Aspettando l'alba Fondazione Cosso – Parco del Castello di Miradolo
Giovedì 21 giugno, alle ore 21.30, e domenica 24, alle 4.30, – aspettando l’alba- la Fondazione Cosso e il progetto artistico Avant-dernière pensée presentano il Concerto d'Estate.
Dopo il sold out delle edizioni precedenti, torna al Castello di Miradolo l’inedita rilettura di “Music for 18 musicians” di Steve Reich proposta nella radura degli alti tassodi del Parco.
Il tradizionale appuntamento con il Concerto d’Estate, che dal 2010 ricorre ogni anno, segnando uno dei momenti più intensi e apprezzati nella programmazione estiva della Fondazione Cosso, quest’anno si fa in 2. Due performance, distinte ma complementari, rivelano l’anima del Concerto: la prima al calare della sera, alle 21.30, la seconda al nascere del giorno, alle 4.30, aspettando l’alba.
Il pubblico è invitato a tornare una seconda volta al Castello di Miradolo: chi l’anno scorso abbia assistito alla performance serale potrà completare l’esperienza di fruizione con il Concerto all’alba e, viceversa, chi quest’anno scopra per la prima volta il progetto artistico proposto da Avant-dernière pensée potrà assistere alla performance del 21 giugno, alle 21.30.
Le due performance, la prima al calare della sera, la seconda al nascere del giorno, indagano il tema del rapporto tra natura e artificio: l’evento è infatti concepito appositamente per la radura degli alti Tassodi del Parco storico e in relazione al variare della luce naturale sotto le chiome.
La scelta della partitura sottolinea questo rapporto: nel minimalismo, un’idea musicale viene ripetuta all’infinito e variata, impercettibilmente, in ogni ripetizione; questo senso di costante e continuo cambiamento lega, in modo profondo, musica e natura. Mentre il pianoforte, la marimba e il toy piano, sparsi sotto i grandi alberi, creano la cadenza e l’impianto regolare e meccanico della composizione, l’elasticità delle corde degli archi, il violino e il violoncello, e, soprattutto, la voce contrappongono un’altra pulsazione, che è un soffio, un respiro in cui ascoltare il suono dell’organico e della vita. Da una parte, quindi, il tempo che si crede oggettivo; dall’altra, la soggettività della presenza. Tutto attorno, la radura con il suo suono, che sembra svanire nella notte in un silenzio assordante, o che cresce, al risveglio degli uccelli, all’alba.
Il ruolo del pubblico, nelle performance del progetto Avant-dernière pensée, è centrale. In questo caso, può muoversi negli oltre 400 metri quadrati della radura e fruire dell’esecuzione soltanto attraverso le cuffie Silent System luminose. Infatti, grazie a un sistema complesso di sovra incisioni e di loop, e grazie alla particolare natura del brano, che ha nella ripetizione una sua caratteristica strutturale, i cinque esecutori compongono tutte le 18 linee originarie: il pubblico può ascoltarle sia nell’atto della loro esecuzione dal vivo senza alcuna mediazione, sia, contemporaneamente, nella loro registrazione e riproduzione. In cuffia, è possibile ascoltare l’intera composizione, una sorta di concerto grosso; togliendola, i solisti, il concertino, che si confonde con il suono proprio della radura.
La performance si compone, oltre che dell’esecuzione musicale, di un disegno luci e di un’installazione video. Le luci segnano il mutare delle scene, impercettibilmente, e tracciano un tempo visivo sugli elementi architettonici che caratterizzano la radura, gli alberi e gli arbusti, illuminandoli di tonalità tenui e delicate. L’installazione video, realizzata filmando una natura mediterranea selvaggia e incontaminata, dialoga con lo scenario visivo delle luci e contrappone, alla sua presenza reale, una natura virtuale. Onde, rocce, vegetazione spontanea vengono riprodotte rallentando un movimento o un’azione di oltre trenta volte, come smontate dal mezzo filmico, che le scompone in istanti infinitamente brevi.
Il 21 giugno, le luci e l’installazione video invadono, idealmente, il buio della notte, come a compensare la paura o l’inquietudine dell’oscurità, mentre arrivano quasi a scomparire la mattina del 24 giugno, sovrastate dalla luce dell’alba che si diffonde nella radura.
Ciascuna esecuzione sarà arricchita da una lezione concerto curata da Roberto Galimberti, ideatore del progetto artistico, che dialogherà con il pubblico per introdurlo e guidarlo: un momento di condivisione importante che completa la fruizione della performance.
Domenica 24 giugno, al termine del Concerto e al sorgere del sole, sarà possibile fare colazione con le specialità dolci dell’Antica Pasticceria Castino di Pinerolo, servite nella Caffetteria del Castello.
Esclusivamente per chi prenoterà la colazione con anticipo, sarà possibile ottenere una riduzione sul biglietto di ingresso del Concerto. Il “pacchetto colazione” ha un costo di 22 euro + 4 euro per la colazione.
La prenotazione è obbligatoria al n° 0121.502761. I posti per ogni performance sono limitati.
È consigliato portare una coperta da casa. Si ricorda che il Concerto si tiene all’aperto. Si consigliano scarpe comode e abbigliamento adatto.
Avant-dernière pensée, a cura di Roberto Galimberti
Nasce nel 2009, presso la Fondazione Cosso, il progetto artistico Avant-dernière pensée. L’obiettivo del progetto, che ha il suo centro di ricerca e sperimentazione al Castello di Miradolo, è di realizzare installazioni d’arte che, attraverso una nuova forma di esecuzione musicale, possano stabilire dei legami tra discipline artistiche differenti, superare la tradizionale distanza che intercorre tra pubblico e interpreti e plasmarsi sugli spazi interni ed esterni della dimora, con rimandi diretti alla storia del luogo, alla sua architettura, agli eventi espositivi.
Grazie a un inedito e innovativo sistema di ripresa e di diffusione del suono, sincronizzato con un disegno luci di forte impatto e suggestione e un sistema di proiezione di grandi video scenografie, il progetto pone al centro della scena pubblico e luogo dell'esecuzione.
Gli esecutori:
Roberto Galimberti, violino e direzione
Francesca Lanza, voce
Laura Vattano, pianoforte
Marco Pennacchio, violoncello
Alberto Occhiena e Matteo Moretti, marimba
I tecnici:
Marco Ventriglia, audio e supervisione tecnica Edoardo Pezzuto, luci
IL POSTO DELLE PAROLE
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IL CONCERTO SI FA IN 2
Giovedì 21 giugno, ore 21.30
Domenica 24 giugno, ore 4.30 – Aspettando l'alba Fondazione Cosso – Parco del Castello di Miradolo
Giovedì 21 giugno, alle ore 21.30, e domenica 24, alle 4.30, – aspettando l’alba- la Fondazione Cosso e il progetto artistico Avant-dernière pensée presentano il Concerto d'Estate.
Dopo il sold out delle edizioni precedenti, torna al Castello di Miradolo l’inedita rilettura di “Music for 18 musicians” di Steve Reich proposta nella radura degli alti tassodi del Parco.
Il tradizionale appuntamento con il Concerto d’Estate, che dal 2010 ricorre ogni anno, segnando uno dei momenti più intensi e apprezzati nella programmazione estiva della Fondazione Cosso, quest’anno si fa in 2. Due performance, distinte ma complementari, rivelano l’anima del Concerto: la prima al calare della sera, alle 21.30, la seconda al nascere del giorno, alle 4.30, aspettando l’alba.
Il pubblico è invitato a tornare una seconda volta al Castello di Miradolo: chi l’anno scorso abbia assistito alla performance serale potrà completare l’esperienza di fruizione con il Concerto all’alba e, viceversa, chi quest’anno scopra per la prima volta il progetto artistico proposto da Avant-dernière pensée potrà assistere alla performance del 21 giugno, alle 21.30.
Le due performance, la prima al calare della sera, la seconda al nascere del giorno, indagano il tema del rapporto tra natura e artificio: l’evento è infatti concepito appositamente per la radura degli alti Tassodi del Parco storico e in relazione al variare della luce naturale sotto le chiome.
La scelta della partitura sottolinea questo rapporto: nel minimalismo, un’idea musicale viene ripetuta all’infinito e variata, impercettibilmente, in ogni ripetizione; questo senso di costante e continuo cambiamento lega, in modo profondo, musica e natura. Mentre il pianoforte, la marimba e il toy piano, sparsi sotto i grandi alberi, creano la cadenza e l’impianto regolare e meccanico della composizione, l’elasticità delle corde degli archi, il violino e il violoncello, e, soprattutto, la voce contrappongono un’altra pulsazione, che è un soffio, un respiro in cui ascoltare il suono dell’organico e della vita. Da una parte, quindi, il tempo che si crede oggettivo; dall’altra, la soggettività della presenza. Tutto attorno, la radura con il suo suono, che sembra svanire nella notte in un silenzio assordante, o che cresce, al risveglio degli uccelli, all’alba.
Il ruolo del pubblico, nelle performance del progetto Avant-dernière pensée, è centrale. In questo caso, può muoversi negli oltre 400 metri quadrati della radura e fruire dell’esecuzione soltanto attraverso le cuffie Silent System luminose. Infatti, grazie a un sistema complesso di sovra incisioni e di loop, e grazie alla particolare natura del brano, che ha nella ripetizione una sua caratteristica strutturale, i cinque esecutori compongono tutte le 18 linee originarie: il pubblico può ascoltarle sia nell’atto della loro esecuzione dal vivo senza alcuna mediazione, sia, contemporaneamente, nella loro registrazione e riproduzione. In cuffia, è possibile ascoltare l’intera composizione, una sorta di concerto grosso; togliendola, i solisti, il concertino, che si confonde con il suono proprio della radura.
La performance si compone, oltre che dell’esecuzione musicale, di un disegno luci e di un’installazione video. Le luci segnano il mutare delle scene, impercettibilmente, e tracciano un tempo visivo sugli elementi architettonici che caratterizzano la radura, gli alberi e gli arbusti, illuminandoli di tonalità tenui e delicate. L’installazione video, realizzata filmando una natura mediterranea selvaggia e incontaminata, dialoga con lo scenario visivo delle luci e contrappone, alla sua presenza reale, una natura virtuale. Onde, rocce, vegetazione spontanea vengono riprodotte rallentando un movimento o un’azione di oltre trenta volte, come smontate dal mezzo filmico, che le scompone in istanti infinitamente brevi.
Il 21 giugno, le luci e l’installazione video invadono, idealmente, il buio della notte, come a compensare la paura o l’inquietudine dell’oscurità, mentre arrivano quasi a scomparire la mattina del 24 giugno, sovrastate dalla luce dell’alba che si diffonde nella radura.
Ciascuna esecuzione sarà arricchita da una lezione concerto curata da Roberto Galimberti, ideatore del progetto artistico, che dialogherà con il pubblico per introdurlo e guidarlo: un momento di condivisione importante che completa la fruizione della performance.
Domenica 24 giugno, al termine del Concerto e al sorgere del sole, sarà possibile fare colazione con le specialità dolci dell’Antica Pasticceria Castino di Pinerolo, servite nella Caffetteria del Castello.
Esclusivamente per chi prenoterà la colazione con anticipo, sarà possibile ottenere una riduzione sul biglietto di ingresso del Concerto. Il “pacchetto colazione” ha un costo di 22 euro + 4 euro per la colazione.
La prenotazione è obbligatoria al n° 0121.502761. I posti per ogni performance sono limitati.
È consigliato portare una coperta da casa. Si ricorda che il Concerto si tiene all’aperto. Si consigliano scarpe comode e abbigliamento adatto.
Avant-dernière pensée, a cura di Roberto Galimberti
Nasce nel 2009, presso la Fondazione Cosso, il progetto artistico Avant-dernière pensée. L’obiettivo del progetto, che ha il suo centro di ricerca e sperimentazione al Castello di Miradolo, è di realizzare installazioni d’arte che, attraverso una nuova forma di esecuzione musicale, possano stabilire dei legami tra discipline artistiche differenti, superare la tradizionale distanza che intercorre tra pubblico e interpreti e plasmarsi sugli spazi interni ed esterni della dimora, con rimandi diretti alla storia del luogo, alla sua architettura, agli eventi espositivi.
Grazie a un inedito e innovativo sistema di ripresa e di diffusione del suono, sincronizzato con un disegno luci di forte impatto e suggestione e un sistema di proiezione di grandi video scenografie, il progetto pone al centro della scena pubblico e luogo dell'esecuzione.
Gli esecutori:
Roberto Galimberti, violino e direzione
Francesca Lanza, voce
Laura Vattano, pianoforte
Marco Pennacchio, violoncello
Alberto Occhiena e Matteo Moretti, marimba
I tecnici:
Marco Ventriglia, audio e supervisione tecnica Edoardo Pezzuto, luci
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