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Mezzora con Messora
4 NOV 2024 · Dalla separazione delle carriere dei magistrati allo strapotere della magistratura fino al "colpo di stato" della Bce per far salire Mario Monti a Palazzo Chigi.
In questa nuova puntata di "Mezzora con Messora", l'editore di Byoblu, Claudio Messora, intervista l’ex Ministro della Giustizia Roberto Castelli che racconta il 'dietro le quinte' di una stagione politica caldissima, che ha cambiato la storia del nostro Paese.
Castelli è stato Ministro di Giustizia dal 2001 al 2006 nel secondo e terzo Governo Berlusconi, poi vice ministro delle infrastrutture nell’ultimo governo del cavaliere dal 2008 al 2011.
28 OCT 2024 · In questa puntata di "Mezzora con Messora" entriamo nella culla del “Grande Reset”, il World Economic Forum (https://www.weforum.org/) di Davos, per fare luce sui veri obiettivi dei potenti che governano il mondo. Lo facciamo insieme a Maurizio Milano, analista finanziario e autore de: "Il pifferaio di Davos. Il great reset del capitalismo: protagonisti, programmi e obiettivi" per l'editore D'Ettoris.
Un argomento che conosciamo bene ma che presenta ancora parecchie zone d'ombra.
Proprio come sono parecchie le domande a cui cercheremo di dare risposta: che cos’è veramente il Forum di Davos? Chi è davvero Klaus Schwab? Cosa si intende quando si parla di Grande Reset e qual è stato il ruolo del Covid-19 in questo progetto verso un "mondo nuovo"?
Il World Economic Forum di Davos: addio alla democrazia
"I principali leader economici e politici si ritrovano una volta all'anno a Davos e altre volte nel corso di riunioni chiuse per dare le linee guida al fine di "creare un mondo migliore". Almeno questo è il loro obiettivo sulla carta" dice Milano.
In questo modo abbiano esternalizzato le democrazie e siamo tornati alle oligarchie", osserva Messora. "La loro strategia è quella di infiltrare i governi, come si è lasciato sfuggire Schwab nel corso di un'intervista. In questo modo loro possono scrivere le leggi e indirizzare gli investimenti pubblici. Così non esiste più un libero mercato ma solo scelte di tipo tecnocratico. In questo schema sia la democrazia che il libero mercato sono superati" prosegue l'autore.
L'obiettivo di Davos: monopolizzare l'informazione per controllare la narrazione
Siamo immersi, da alcuni anni, in una grande narrazione, che alimenta la percezione di crisi ed emergenze continue: dalla pandemia sanitaria alla “pandemia” climatica, dalla crisi energetica a crescenti tensioni geopolitiche.
La narrazione di crisi esistenziali, e senza precedenti nella storia umana, è funzionale a rendere accettabili gli enormi sacrifici in termini di privacy, proprietà privata e libertà richiesti dall’iniziativa di Davos: la paura consente il controllo.
Noi di Byoblu eravamo stati con le nostre telecamere a Davos (https://www.byoblu.com/2022/05/24/world-economic-forum-a-davos-pochi-decidono-il-futuro-di-tutti-la-tv-dei-cittadini-a-davos/) nel 2022, in una città blindata da polizia e militari. In quell'occasione, i temi in discussione furono il covid-19, la nuova economia post crisi sanitaria e la guerra in Ucraina. Poi, in cima all'agenda dei potenti è balzata la cosiddetta disinformazione.
"Nella prossima edizione, il tema sarà quello dell'intelligenza artificiale proprio perché il piano è quello di monopolizzare l'informazione per controllare la narrazione" continua Milano.
Il covid-19 e il Great Reset: inizia l'sperimento sociale
L’epidemia Covid-19, non a caso, è stata fin da subito considerata dal WEF una grande opportunità da cogliere e, come ha scritto lo stesso Klaus Schwab: "Da cogliere in fretta".
"Con la crisi pandemica, hanno accelerato gli esperimenti sociali che avevano già in mente prima per restringere le libertà e la privacy degli individui. Hanno approfittato del momento di confusione e debolezza. Non a caso, è aumentata anche la concentrazione delle ricchezze nelle mani dei grandi gruppi che siedono proprio a Davos" rileva l'autore del libro.
Tutti i potenti del mondo a Davos tranne uno: Elon Musk
Per "entrare" a Davos, bisogna pagare. Un "club esclusivo" dove bisogna versare 500 mila euro per diventare membri. I potenti del mondo (https://www.weforum.org/about/leadership-and-governance/) ci sono tutti. Da Kristalina Georgieva, direttrice del Fondo Monetario Internazionale a Laurence Fink, amministratore delegato di BlackRock, fino a Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea.
28 OCT 2024 · Controllo sociale, inquinamento e diseguaglianze sono solamente alcune delle immagini che ci arrivano dalla Cina. Ma le cose stanno davvero, solo così?
In questa nuova puntata di “Mezzora con Messora” Claudio Messora, editore di Byoblu, intervista il giurista Ugo Mattei di ritorno da un ciclo di conferenze proprio in Cina. Qui ha potuto toccare con mano una realtà piena di contraddizioni ma anche profondamente diversa da quella dipinta dalla propaganda occidentale.
Gli Stati Uniti finanziano la propaganda contro la Cina con 1,6 miliardi di dollari
“Gli Stati Uniti hanno stanziato 1,6 miliardi di dollari in cinque anni, quindi circa 300 milioni di dollari all’anno, per finanziare la propaganda anti-cinese nel mondo con la scusa che Mosca e Perchino minaccerebbero le democrazie occidentali a suon di fake news” spiega Mattei.
A cosa serve davvero il sistema di sorveglianza di massa in Cina
“Per tutta la prima parte del mio viaggio - continua - sono stato turbato da un livello di sorveglianza impressionante, sembrava di essere in un set televisivo ovunque”.
Un sistema capillare e pervasivo che però, come puntualizza il giurista: “Non è necessariamente il ‘capitalismo della sorveglianza’ che serve come una gigantesca operazione di marketing. In Cina, a mio avviso, la sorveglianza serve anche per raccogliere dati sufficienti per pianificare centralmente l’economia senza il sistema dei prezzi”.
Nonostante il calo delle esportazioni verso Stati Uniti e Unione europea, l’economia cinese corre più del doppio rispetto a quella Occidentale mentre il controllo politico sui media e social network serve non soltanto a contenere il dissenso ma, soprattutto, a pianificare con esattezza i bisogni dei cittadini pur restando all'interno di un sistema centralizzato.
Non si tratta di stabilire quale sia il sistema migliore, ma di fare chiarezza su qual è il reale utilizzo delle tecnologie da parte del potere.
28 OCT 2024 · "Servizi Segreti: chi governa davvero il mondo? Ecco il lato oscuro del Potere". CIA, MI5, Mossad, sono solo 3 dei più celebri Servizi Segreti al mondo. Dietro ogni presidente d'una delle grande potenze ci sono diverse agenzie segrete che lavorano nell'ombra indirizzando le decisioni.
Proteggere la sicurezza nazionale è un concetto molto elastico che permette letteralmente di decidere della vita e della morte di molte persone.
Le agenzie d'Intelligence esistono da sempre ma è solo a partire dalla Guerra Fredda che proliferano, assumendo sempre più potere e libertà d'azione. Attentati, sabotaggi, omicidi mirati, sono solo alcune delle azioni spregiudicate dello spionaggio. Ma, spesso, i campi di queste agenzie si sovrappongono, entrando in concorrenza tra loro, sfociando talvolta in quei "Servizi deviati" che tanto abbiamo sperimentato durante i "misteri" degli Anni di Piombo.
Gli 007 annegati nel Lago Maggiore, il naufragio del Bayesian al largo della Sicilia, i cercapersone esplosi in Libano, sono solo alcuni dei più recenti casi di cronaca emersi al grande pubblico in cui è certa la mano di qualche spia.
Insieme a Mirko Molteni, giornalista ed esperto di Storia militare, cerchiamo di far luce su un mondo oscuro che lavora nell'ombra, dove niente è come appare.
28 OCT 2024 · Elezioni in Francia, guerra in Ucraina, gestione della pandemia e non solo. Sono tanti gli argomenti che il filosofo Massimo Cacciari, ospite speciale di questa nuova puntata di “Mezzora con Messora”, analizza nel corso dell’intervista con l’editore di Byoblu, Claudio Messora.
Cacciari è un personaggio scomodo. Un filosofo che non ha risparmiato critiche né alla destra né alla sinistra rivendicando il ruolo degli intellettuali come coscienza critica.
Massimo Cacciari: “Il Fronte Popolare in Francia? È un’ammucchiata”
A proposito del voto in Francia e del cosiddetto Nuovo Fronte Popolare che ha visto il presidente Emmanuel Macron e l’estrema sinistra insieme per impedire la vittoria di Marine Le Pen, dice: “Non è una coalizione di governo ma un’ammucchiata. La sinistra e Macron non hanno niente in comune”. Un discorso che vale anche per il nostro panorama politico. “Non si può continuare semplicemente con l’appello all’antifascismo. Non esiste nessun fascismo alle porte. Serve ben altro che cantare ‘Bella ciao’ e ‘La marsigliese’, servono idee e programmi”.
La democrazia e le oligarchie che governano il mondo
“È evidente - sostiene il filosofo che è stato anche sindaco di Venezia - che le potenze del mondo contemporaneo sono oligarchie finanziarie economiche e sociali insieme alle grandi corporazioni dell’informazione sempre più in simbiosi con le grandi burocrazie che costruiscono le politiche europee. Regimi democratici che assomigliano all’idea che abbiamo di democrazia ormai esistono in meno di un terzo dell’umanità”.
“Ma allora - chiede Claudio Messora - questa benedetta democrazia esiste ancora? “Questa è la domanda su cui tutta la politologia, la scienza politica e la storia politica contemporanea intelligente e libera si interrogano” è la replica dell’intervistato, che aggiunge: “Gli autoritarismi di oggi non hanno bisogno del manganello, hanno altri strumenti”.
Cacciari e la Commissione DuPre
Nel saggio che ha firmato per il libro del professor Mariano Bizzarri: “Covid-19: un’epidemia da decodificare”, pubblicato per Byoblu Edizioni, Cacciari scrive: “I processi di globalizzazione producono, per necessità, emergenze continue e la politica è chiamata a intervenire di continuo sulle paure che questo processo genera perché non ne governa in alcun modo la genesi”.
E in questo senso si è schierato contro le restrizioni partecipando in prima persona alla Commissione DuPre (Dubbio e Prevenzione) insieme a Ugo Mattei, Mariano Bizzarri e altri giuristi, scienziati e filosofi. Fondata nel dicembre 2021, questa commissione cerca di andare oltre l’emergenza del pensiero che, con l’imposizione del green pass prima e poi con la guerra in Ucraina poi, ha emarginato in Italia ogni tentativo di discussione critica, riaffermando invece il diritto a dubitare come fondamento di ogni partecipazione democratica.
Proprio sulla guerra, il filosofo è netto: “C’è un grande conflitto imperiale in corso. L’Ucraina non può vincere la Russia e fino a che punto la Nato vuole spingersi? Le guerre o si interrompono oppure si concludono con un vincitore e con un vinto. E come si fa a vincere la Russia? Armando l’Ucraina? Di cosa? Oggi l’escalation militare è già in atto”.
3 JUN 2024 · Gianni Vacchelli è un docente, un saggista, un intellettuale raffinato tra i massimi esperti di Dante di in Italia.
Ha scritto "Non avrai altro Idolo all'infuori di me - 50 appunti per un esodo dalla biocrazia capitalista", un testo dove ogni cosa è da sottolineare in più colori.
A cominciare dalla storia dell'accumulo di enormi risorse, avvenuto progressivamente nel corso dei secoli, da parte delle grandi famiglie capitaliste, a segnare il calendario che si può ormai definire "Capitalocene". Il quale, secondo alcuni, affonderebbe le sue radici addirittura nel Neolitico, ma che Gianni Vacchelli, di fronte a Claudio Messora per il ciclo "Mezzora con Messora", suddivide in sei fasi ben distinte, la prima delle quali si può individuare nel nuovo mercantilismo fiorentino.
6 JUL 2022 · Ci sono persone che per dire una cosa ci girano intorno all’infinito, senza mai arrivare al punto. Non è il caso di Ugo Mattei, giurista e docente internazionale di diritto, a Torino e in California, fondatore del CNL, il Comitato di Liberazione Nazionale, e della Commissione DuPre, Dubbio e Precauzione, insieme a Massimo Cacciari e a Carlo Freccero.
“Questa è una tirannia”. Tutte le riforme progressiste che sono state realizzate a vantaggio dei cittadini e dei lavoratori nell’ultimo secolo sono state smantellate una ad una, fino ad ottenere un controllo totale da parte del potere, attuato grazie alla società del controllo digitale tecnoassistito. In autunno – e Mattei vorrebbe tanto sbagliarsi – assisteremo ad una tempesta perfetta, la concentrazione degli effetti di tre emergenze che si potevano evitare, ma la cui gestione secondo Mattei non solo è stata sbagliata, ma è stata appositamente studiata perché consentisse di attuare la distopia dell’asservimento totale e definitivo.
Così, l’emergenza sanitaria, quella bellica e quella ambientale, tutte largamente anticipate nei grandi consessi internazionali, dagli scenari delle università americane finanziate da Clinton e Gates fino ai manifesti presentati a Davos. troveranno dopo l’estate il campo ideale di attuazione.
Cosa fare allora se ci chiudessero tutti in casa e impedissero tutte le forme di comunicazione, ad eccezione dei megafoni televisivi? Il controllo sulle telecomunicazioni reso possibile dal mondo digitale consente infatti di tagliare tutti i ponti tra le persone in qualsiasi momento. È assurdo, dite? E se vi avessero detto, solo due anni fa, che vi avrebbero chiusi in casa per mesi, e che un drone vi avrebbe inseguito per strada mentre facevate jogging, ci avreste creduto?
Ecco che entra in scena il CNL di Mattei, che attraverso i Caucus (assemblee spontanee che si tengono in tutte le regioni, le province e le piazze dei comuni italiani) elegge ogni giorno nuovi rappresentanti, con lo scopo di stilare un piano operativo dettagliato da attuare nel caso in cui si verificasse l’apocalisse dei diritti.
In questa lunga intervista di Claudio Messora, Ugo Mattei vi spiega perché viviamo in una tirannia, e come partecipare ai Caucus per restare liberi.
Mezzora con Messora
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Author | Byoblu Edizioni Srls |
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